Un appello alle Istituzioni Italiane per uscire dall’emergenza planetaria

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Il mondo sta attraversando una crisi straordinaria che già ha avuto un impatto devastante sull’Italia. Condividiamo una profonda preoccupazione per il costo umano che il virus ha già inflitto al nostro Paese ed esprimiamo un profondo senso di solidarietà con le comunità più vulnerabili mentre la pandemia continua a diffondersi globalmente. La minaccia richiede risposte rapide e forti e sosteniamo pienamente le misure di emergenza necessarie per salvare quante più vite possibili e affrontare gli impatti devastanti sul sostentamento e sulla sicurezza delle persone. Questa crisi sta anche dimostrando quanto dipendiamo l’uno dall’altro per i nostri sistemi sanitari nonché per i nostri sistemi alimentari e catene di approvvigionamento.

Siamo una comunità unica che vive su un unico pianeta. Lottiamo per la difesa della vita di ciascun individuo, ma sappiamo che questa difesa può avere successo solo se ci occupiamo della salute di tutti e del pianeta.

“Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato”, ha detto Papa Francesco in una surreale Piazza San Pietro deserta. Un monito che vale per tutti gli uomini di questa Terra.

È importante riconoscere che il pianeta sta affrontando una crisi più profonda e di più lungo termine, radicata in una serie di sfide globali interconnesse. Le malattie infettive emergenti (EID) come l’Ebola, l’influenza aviaria, la SARS e ora il coronavirus (COVID-19) causano decessi su vasta scala, malattie e danni economici, interrompendo le reti commerciali e di trasporto. Gran parte di queste malattie ha origine negli animali e principalmente nella fauna selvatica. Il loro emergere deriva da attività umane come la deforestazione, l’espansione dei terreni agricoli e l’aumento della caccia e del commercio di animali selvatici, che accrescano la probabilità che virus zoonotici come SARS-CoV-2 facciano il salto di specie. La devastazione delle risorse naturali e la perdita di biodiversità rendono le pandemie più probabili e aggressive e si teme che il cambiamento climatico possa ulteriormente accelerare l’emergenza e la diffusione di nuovi virus.

La pandemia di coronavirus è quindi un campanello d’allarme nei confronti della nostra costante violazione degli equilibri planetari

Come il COVID-19, i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e il collasso finanziario non rispettano i confini nazionali o fisici.

Questi problemi possono essere gestiti solo attraverso un’azione collettiva che inizia molto prima che diventino crisi in piena regola e devono essere affrontate non come singole minacce ma come una potenziale serie di shock.

È tempo di fare leva sulle nostre paure per costruire speranza. È tempo di agire per rispondere alla crisi della salute umana, dell’economia, del clima e della biodiversità con soluzioni che costruiscano società resilienti a lungo termine.

Chiediamo al nostro Governo di avere il coraggio, la saggezza e la lungimiranza di cogliere l’opportunità di rendere i piani di ripresa economica veramente innovativi investendo in Persone, Natura e Sviluppo a basso impatto ambientale. Chiediamo un’azione incisiva di concerto con le Istituzioni Europee perché questa sia una occasione di trasformazione profonda delle filiere produttive e degli stili di vita, che getti le basi per una umanità sana in un pianeta sano.

Sappiamo quali sono le soluzioni: investire nelle energie rinnovabili fino ad eliminare i combustibili fossili; investire nella rigenerazione degli ambienti naturali; convertire i sistemi alimentari e l’agricoltura verso un modello sostenibile, potenziare le economie locali, circolari e a basse emissioni di carbonio, riqualificare le nostre citta’ rendendole sane, belle e vivibili, investire nei sistemi di trasporto collettivi, leggeri e non inquinanti. Queste azioni positive possono anche essere fonte di speranza collettiva e di ottimismo per un futuro di benessere sociale ed economico in questi tempi incerti.

L’Europa può e deve prendere l’iniziativa di potenziare il Green Deal, facendone un motore di cambiamento rapido e profondo, che garantisca la rigenerazione dell’economia, nella direzione dello sviluppo sostenibile. È questo il momento per indirizzare le risorse finanziarie verso un modello circolare e inclusivo, ponendo l’Europa alla guida della transizione ecologica verso un ritrovato equilibrio tra uomo e natura.

E l’Italia deve fare la sua parte, anticipando e sostenendo tutte le azioni necessarie, prima di tutto con l’esempio.

Questo è il momento per tutti noi di affrontare la sfida della leadership collaborativa e lavorare insieme per trovare i percorsi per uscire da questa emergenza con una ristrutturazione dell’economia globale. Le persone e la natura devono essere al centro di questa profonda trasformazione che deve produrre ridistribuzione, rigenerazione e rinascita. La prosperità per le persone e il pianeta è possibile solo se oggi prendiamo decisioni coraggiose in modo che le generazioni future possano vivere e prosperare in un mondo migliore.

Chiediamo che l’Italia si impegni con tutta la propria forza politica e culturale verso questo Rinascimento globale.

Questo appello alle Istituzioni Italiane viene promosso dalla redazione di connettere.org ed è ispirato alla Open Letter to Global Leaders – A Healthy Planet for Healthy People promossa dal Planetary Emergency Core Group e rivolta a tutti i leader mondiali.